Tra i rischi della navigazione sulla rete internet annoveriamo le truffe online e il rischio di adescamento di minorenni o di persone vulnerabili.
Truffare chi naviga online è più semplice che tentare di farlo tramite interazioni faccia a faccia. Come proteggersi, dunque? Il primo passo è conoscere e individuare le tecniche più utilizzate sul web dai criminali informatici. Possono esistere molte tipologie di truffe online, ad es. truffe legate agli acquisti online, truffe sui siti di incontri, etc. Se si scopre una truffa su internet, o si pensa di esserne stato vittima, è fondamentale segnalarlo prima possibile. Una denuncia alle autorità competenti, come la Polizia Postale, comporterà l’apertura di un’indagine e un'azione punitiva nei confronti dei diretti interessati. Se un truffatore si finge un'organizzazione reale (per esempio, inviando un'email di phishing per conto di PayPal), occorre segnalarlo direttamente a quest’ultima. Si può anche contattare l'autorità per la lotta antifrode competente per il proprio paese. Ad esempio a Udine, grazie all’intervento tempestivo degli esperti della polizia postale, è stata bloccata una transizione bancaria e recuperata la somma totale di 50000 euro. Nel corso del 2018 sono state denunciate frodi finanziarie tramite internet per 38 milioni dei quali 9 milioni recuperati e restituiti. È quanto emerge dal bilancio delle Polizia Postale e delle Comunicazioni in materia di financial cybercrime.
L’adescamento online di minori consiste in una manipolazione psicologica che persone adulte possono effettuare per indurre bambini o adolescenti a superare le proprie resistenze emotive per creare con loro una relazione intima o sessuale, tramite l’uso di chat, della rete e di social network. Aprire un profilo sui social significa accedere ad un bacino molto ampio di conoscenze virtuali che non si conoscono nella vita reale. Molti adolescenti aggiungono spesso alla propria cerchia in rete numerosi “amici di amici”, senza essere consapevoli del fatto che così facendo stanno dando libero accesso a una grande quantità di informazioni private: (es. luoghi che frequentano, foto ecc.). Questo li espone a molti rischi, perché queste informazioni possono essere utilizzate dagli sconosciuti in modo inaspettato e con ripercussioni negative nella vita reale.
L’adescamento online comporta 4 fasi:
1. Fase dell’amicizia: l’adescatore effettua ripetuti contatti di socializzazione. Stabilisce il contatto condividendo all’inizio interessi comuni (es. musica, hobby ecc.) e si mostra premuroso e un buon ascoltatore. L’avvicinamento è graduale, non punta subito al suo obiettivo ma getta le basi per cogliere il maggior numero di informazioni possibili.
2. Fase del risk-assessment: dopo aver stabilito i primi contatti, il potenziale abusante cerca di capire a quale livello di privacy si sta svolgendo la conversazione con il bambino o l’adolescente. Alcune delle domande che rivolge potrebbero essere se i genitori sono presenti o se sta utilizzando il proprio smartphone e così via.
3. Fase dell’esclusività: quando l’adescatore è sicuro di non essere scoperto inizia la fase dell’esclusività, che rende impenetrabile la relazione ad esterni.
4. Fase della relazione sessualizzata: è proprio in questo momento che i ragazzi corrono il rischio di scambiare immagini, anche a sfondo sessuale o di incorrere nella richiesta di un incontro. Le stesse immagini, i video o i testi inviati dalla persona minorenne possono in seguito essere utilizzate in forma ricattatoria nel caso di un eventuale rifiuto nel continuare il rapporto online o nell’avviare una vera e propria relazione sessuale. Si usa il termine sexting, derivato dalla fusione delle parole inglesi sex e texting, per indicare l'invio di messaggi, testi e/o immagini sessualmente espliciti.
Nel 2018 sono stati 43 gli arresti e 532 le persone denunciate per pedo-pornografia, con numerose operazioni coordinate dal Centro nazionale del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ricordate in un bilancio di fine anno. Tra le altre, l'operazione 'Pay to see', scaturita da una segnalazione di due genitori insospettiti dall'intenso utilizzo di alcuni social network della figlia adolescente, ha portato all’emersione di un vero e proprio sistema consolidato di vendita online di immagini e video pedopornografici e pornografici autoprodotti da adolescenti e maggiorenni e inviati in cambio di pagamenti su conti online.
Se ci si rende conto di essere vittima di questi adescamenti ecco alcuni consigli:
- rivolgersi il prima possibile alla Polizia Postale;
- salvare le chat con degli screenshot.
Se si percepisce un rischio per il benessere psicofisico delle persone minorenni coinvolte è bene rivolgersi ad un servizio di supporto psicologico presso i servizi territoriali di riferimento (Consultori familiari, Servizi di Neuropsichiatria infantile).
La Polizia Postale è molto attiva anche nell’ambito della prevenzione e del contrasto al terrorismo internazionale (in particolare di matrice jihadista) e ai fenomeni di radicalizzazione; nel 2018 sono stati monitorati in rete circa 36.000 spazi web e rimossi 250 contenuti. Essa ha svolto attività sia di propria iniziativa, che su specifica segnalazione, al fine di individuare i contenuti di eventuale rilevanza penale all'interno degli spazi e dei servizi di comunicazione on line, siti o spazi web, weblog, forum, portali di social network e nei cosiddetti «gruppi chiusi».
pedofilia e pedo-pornografia in aumento
SITOGRAFIA
https://n26.com/it-it/blog/truffe-online-come-riconoscere-le-frodi-e-navigare-in-sicurezza-sul-web
Adescamento online: che cos'è e come riconoscerlo | Save ...
https://www.telefriuli.it/cronaca/polizia-postale-pedopornografia-truffe-online-bilancio-2019-fvg/2/201246/art/
https://www.ilmessaggero.it/italia/polizia_postale_pedopornografia_cyberbullismo_hacker-4200833.html
CAPICOTTO ASIA, GIGLIOTTI FRANCESCA MARLEN, TERRANOVA SOFIA -2D
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