L'intelligenza collettiva crea una coscienza collettiva |
Quando una comunità riflette su un tema (intelligenza collettiva), il quadro diventa più ricco e articolato.
In tabella, ecco un compendio dei contributi che avete fornito, nel test 3 di educazione civica, relativamente a vantaggi e svantaggi di enciclopedie cartacee e digitali. Lo stimolo è stato fornito dal post di Samuele Caroleo e Vincenzo Spanò (https://itaseducivica.blogspot.com/2021/01/le-fontidella-conoscenza-nellepoca-del.html) sul confronto tra fonti della conoscenza cartacee e digitali.
Penso sia un buon modo di concludere le nostre attività annuali di educazione civica, in cui ci siamo occupati di:
- norme di comportamento in rete (netiquette)
- diritto d'autore (copyright, copyleft e licenze C.C.)
- protezione dei dati personali e della privacy (rischi phishing e spoofing, diritto all'oblio, etc)
- fake news e credibilità in rete
- bias di conferma come bias cognitivo che rischia, in rete, di rinchiuderci in una "bolla informativa" in cui lasciamo filtrare solo ciò che non mette in crisi le nostre opinioni
- fonti della conoscenza cartacee e digitali
- deepfake
- truffe e adescamenti in rete
- Agenda 2030, sviluppo sostenibile, risorse limitate, materie prime ed equilibri geopolitici, elementi chimici la cui disponibilità è o sarà a rischio (es l'Indio), batterie al litio o di vetro e auto elettriche, transizione da economia lineare ad economia circolare
- medicina di frontiera.
Spero così di aver, almeno un po', contribuito a quanto Mariya Gabriel, Commissario europeo per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, auspica parlando del Rapporto PISA 2021 (https://asvis.it/notizie/2-9768/serve-piu-formazione-nelle-scuole-per-orientarsi-in-un-mondo-digitale):
“Il rapporto (PISA 2021) non potrebbe essere più tempestivo: in tempi in cui lo schermo del computer diventa una finestra sul mondo, è importante garantire che i giovani abbiano le capacità per navigare in modo sicuro e responsabile nel mare dell'informazione e della conoscenza. Questo è anche uno degli obiettivi chiave del Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027: adattare l’istruzione e la formazione all’era digitale, e garantire che i giovani abbiano le capacità e le competenze necessarie per vivere e svilupparsi in questo contesto”.La disinformazione non è esclusiva del digitale, rileva il documento, ma Internet ne diffonde e amplifica l’impatto. La lettura in un mondo digitale richiede una valutazione continua della qualità e della validità delle fonti, la capacità di orientarsi attraverso messaggi talvolta ambigui, distinguendo tra i fatti e le opinioni. La formazione diventa un’esigenza irrinunciabile, anche alla luce della crescita della penetrazione dei dispositivi digitali tra i giovani...".
Approfondimento sul rapporto: PISA: 21st-Century Readers - Developing Literacy Skills in a Digital World.