15 aprile 2021

Un microsoftware biologico per una cura innovativa dell'epilessia

Che cos’è l’epilessia?

L’epilessia è un disturbo cronico cerebrale di cui esistono diverse forme. Si caratterizza per la manifestazione di crisi epilettiche ricorrenti e spontanee. Normalmente le informazioni vengono trasmesse tra le cellule nervose tramite impulsi elettrici; per crisi epilettica si intende una scarica elettrica anomala e non controllata, che interrompe la normale funzionalità cerebrale, in modo transitorio.


Esistono diversi tipi di crisi:

Crisi toniche (irrigidimento dei muscoli)
Crisi di assenza ("piccolo male", caratterizzate da rapida e fugace perdita di coscienza, dai 4 ai 20 secondi)
Crisi miocloniche (improvvisi e brevi sussulti di braccia e gambe)
Crisi atoniche (perdita del controllo muscolare)
Convulsioni tonico-cloniche ("grande male", il tipo più grave di crisi epilettica, con: fase di contrazione intensa che riguarda tutto il corpo, fase caratterizzata da convulsioni e una fase di risoluzione).

COME CURARE L’EPILESSIA

Le crisi epilettiche possono essere curate in diversi modi, con l’assunzione di farmaci antiepilettici, con la terapia chirurgica, e con la stimolazione del nervo vago sinistro.
I farmaci sono in grado di controllare gli attacchi in modo efficace in circa il 70% dei casi. Coloro che hanno crisi generalizzate in più dell'80% dei casi possono essere ben controllati con i farmaci, mentre ciò si verifica solo nel 50% di persone con crisi parziali.

PRIME: un progetto innovativo per la cura dell’epilessia

In studi precedenti riguardanti l’epilessia, è stato dimostrato che il fattore neurotrofico derivato dalle cellule gliali (GDNF) ha un importante ruolo nella soppressione della crisi epilettica. L’utilizzo del GDNF come un normale farmaco non è possibile, poiché non potrebbe penetrare nel cervello data la sua natura chimica. Lo scopo del progetto PRIME è quello di creare un “micro-software biologico” capace di prevedere l’arrivo della crisi epilettica e bloccarla prima che essa si manifesti, tramite il rilascio preventivo di GDNF.

Per fare ciò sono state create delle microcapsule al cui interno vengono poste delle cellule ingegnerizzate, capaci di secernere GDNF bloccando la crisi prima che si manifesti. Per evitare reazioni di rigetto, queste microcapsule vengono rivestite da un’apposita membrana semi-permeabile, la quale comunque permette il passaggio della sostanza terapeutica. Queste microcapsule sono state già testate in ratti epilettici e hanno mostrato efficacia nel 90% delle crisi. È stato testato sull’uomo in studi di tollerabilità, ma deve essere rifinito per l’uso clinico.

Per fare ciò, verranno utilizzati i risultati dallo studio dei ricercatori del Royal College of Surgeons in Irlanda. Questi ricercatori hanno scoperto che alcune ore prima del manifestarsi di una crisi epilettica si ha un aumento di frammenti di tRNA. Le cellule ingegnerizzate quindi riconosceranno l’aumento di tRNA come evento scatenante e dovranno rilasciare la sostanza, prevenendo la crisi epilettica.

Questo innovativo e promettente approccio terapeutico proposto è davvero poco invasivo. Gli esperti ritengono che se si dovesse dimostrare un approccio efficace nella cura dell’epilessia, potrebbe anche essere esteso ad altre malattie neurologiche.

https://www.humanitas.it/malattie/epilessia/

https://it.wikipedia.org/wiki/Epilessia#Prognosi

https://biomedicalcue.it/  

https://app.ayoa.com/mindmaps/a6949c16-7a78-45c5-9a10-e57b5ddd69f0

AUTRICI: Riccelli Annamaria, Rijitano Gaia, Muraca Noemi, Piccoli Giorgia

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