19 dicembre 2020

INFORMARSI IN RETE: I RISCHI DEI BIAS COGNITIVI


E' sempre più diffusa la prassi di informarci traendo notizie dal web. Ma siamo davvero sicuri che la grande disponibilità di informazione in rete ci renda cittadini più informati, con mente più aperta anche rispetto a chi ha opinioni diverse dalle nostre? Le ricerche dell’ultimo secolo dimostrano che la nostra mente è soggetta a cosiddetti "bias cognitivi" che "filtrano" ciò che ci piace e ci impediscono di venire a contatto con ciò che non ci piace, che ci disturba, che ci è estraneo e che, come tale, percepiamo come una minaccia rispetto alle nostre sicurezze. Di fatto tali bias possono impedirci di conoscere e di lasciarci contaminare o affascinare da idee diverse dalla nostra, precludendoci la possibilità di modificare la nostra visione del mondo.

Ma che cos’è un bias cognitivo

“Bias” è un termine inglese (di origine latina e ancor prima greca) che significa obliquo, inclinato. L’origine del termine “Bias Cognitivo” risale alle ricerche degli psicologi Amos Tversky e Daniel Kahneman (psicologo israeliano, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 2002 "per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica") dei primi anni ’70. Un bias cognitivo è una distorsione della valutazione, causata da un pregiudizio e da concetti precedenti non legati da un legame logico e valido. Si tratta, quindi, di giudizi fondati su percezioni errate o distorte, spesso utilizzate per prendere decisioni velocemente e senza sforzo. Questi errori cognitivi influenzano la nostra vita e i nostri processi mentali. 

Alcuni tipi di bias cognitivi sono:

· Bias di conferma, ovvero la tendenza della mente umana ad ignorare tutto ciò che è in contrasto con la sua opinione. Ad esempio: ci piace essere d’accordo con persone che sono d’accordo con noi; oppure vediamo maggiormente gli elementi che danno conferma ad una nostra tesi, allontanando gli altri elementi che sono più numerosi e importanti.
· Fallacia di Gambler, quando ci convinciamo che le esperienze passate influenzano gli eventi futuri.
· Razionalizzazione post-acquisto: lo mettiamo in gioco ad esempio quando acquistiamo qualcosa di inutile e dopo ci convinciamo che si tratti di un acquisto intelligente.
· Bias di frequenza, ovvero la percezione che qualcosa che ci riguardi sia diventato all’improvviso incredibilmente diffuso, ma invece è solo il nostro cervello che filtra le informazioni e ci fa soffermare principalmente su quelle che potrebbero riguardarci.
· Bias dell’ottimismo, ovvero la tendenza a immaginare un futuro roseo per noi, nonostante il pessimismo che riserviamo alla società.
· Bias della negativita’ che consiste in un’eccessiva attenzione verso gli aspetti negativi. Si tende, con questo bias, a dare un peso maggiore agli errori sottovalutando i successi.
· Effetto Dunning Kruger, secondo cui più le persone sono incompetenti più tendono a sopravvalutarsi.
· Bias derivati dall’invidia e dalla gelosia.
· Bias del punto cieco, una sorta di padre di tutti i bias, ovvero la convinzione di essere immuni ad ogni bias. 

by Businessinsider

Approfondiamo ora un bias molto diffuso: il bias di conferma

Il bias di conferma è una specifica tipologia di bias cognitivo che corrisponde alla tendenza, inconsapevole, a ricercare e interpretare evidenze in linea con le proprie ipotesi e aspettative o meglio, come definita da Francis Bacon (grande filosofo del XVII secolo, uno tra i primi a spiegare che alcuni errori di ragionamento sono connaturati ai processi mentali degli esseri umani) “la tendenza universale a notare più prontamente evidenze che provano la nostra credenza piuttosto che quelle che la contraddicono”. 
In molti casi il bias di conferma è radicato nelle emozioni e motivazioni ed infatti una variante è il bias di desiderabilità, cioè la tendenza a ritenere più attendibili quelle informazioni in cui noi desideriamo credere.
Sebbene sia impossibile essere immuni a tali errori, la consapevolezza della loro esistenza può aiutare a diventare più resistenti alla loro influenza: è importante modulare le emozioni che proviamo quando veniamo contraddetti, sentirci incuriositi piuttosto che vergognarci quando scopriamo di esserci sbagliati, chiedere scusa invece di attaccare quando ci vengono riportate evidenze che mettono in discussione la nostra posizione. 

In definitiva, tornando alla domanda iniziale, i nostri bias cognitivi possono "rinchiuderci in una bolla" impedendoci di ampliare la nostra visione nonostante l'enorme mole di informazione disponibile con un click.

FEDERICA GARIANO, SAMUELE RANIA, FRANCESCO BALBI 2D

SITOGRAFIA

/http://www.sostegnopsicologico.net/2019/01/16/che-cose-un-bias-cognitivo

https://www.valigiablu.it/notizie-cervello-pregiudizi/

36 commenti:

  1. Prof: Sviluppa una discussione in base alla seguente domanda: “Il bias di conferma, ovvero la tendenza della nostra mente ad ignorare ciò che è in contrasto con la nostra opinione, quanto limita, in base alla tua esperienza di navigazione sul web, la tua possibilità di cambiare idee o abitudini, magari errate? Puoi fare qualche esempio concreto che ti riguarda? Ad esempio rifletti sul fatto che il bias di conferma può opportunamente indurci ad ignorare siti pericolosi che inneggiano alla violenza, alla guerra, alla frode, all’ignoranza, etc., ma può anche precluderci importanti opportunità che la nostra mente rifiuta per la pigrizia di doversi mettere in discussione o per il timore di vedere sgretolarsi le nostre attuali certezze”.. Anteponi il tuo nome al contributo.

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  2. Personalmente posso dire che in alcuni casi ho cambiato idea leggendo articoli sul web in contrasto con ciò che pensavo all'inizio. Purtroppo questo dipende da persona a persona: c'è chi cambia opinione su un determinato fatto perché crede che ciò che dice Internet sia giusto, c'è chi crede che la il suo parere sia giusto in ogni caso e in ogni situazione, non cambiandolo mai.

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  3. A parer mio nella maggioranza dei casi, la persona cambia il modo in cui propone la sua idea oppure la varia per necessità. Quando affrontiamo una discussione e scopriamo di avere un disaccordo con qualcuno, non solo dobbiamo affrontare l'altra persona, ma anche la capacità di cambiare. In questo caso, ci rifiutiamo di accettare nuove verità che possono cambiare parzialmente la nostra visione del mondo, questo accade quando il nostro punto fisso viene attaccato.

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  4. Prof: ragazzi, affinché io possa identificare i vostri commenti, anteponete al vostro intervento il vostro nome/cognome

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  5. Io penso che cambi da persona a persona, io ad esempio difficilmente cambio opinione leggendo articoli su siti o opinioni altrui sui social, ma dipende molto dalla situazione e dall'argomento, ovviamente ci sono state situazioni in cui ho cambiato alcune abitudini, ad esempio ultimamente io e la mia famiglia abbiamo cambiato alimentazione facendo una dieta settimanale equilibrata, in base a ciò che diceva un dietologo in tv. (Gaia Rijitano)

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  6. Cari, postate i commenti dopo aver fatto l'accesso a google con le stesse credenziali con cui vi siete registrati al blog. Così dovrebbe comparire in automatico il vostro nome. Nel dubbio, scrivetelo comunque

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  7. Credo che non sia uguale per tutti, ma che la maggior parte delle persone siano convinte che il loro pensiero sia giusto e che nessun tipo di notizia o anche un dialogo con altre persone che abbiano un pensiero diverso riescano a far cambiare idea a quell'altra persona, che potrà pensare diversamente solo quando succederà l'opposto di quello che per lei fosse corretto.

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  8. IMPARARE A CAMBIARE IDEA CI PUÒ PORTARE GRANDI BENEFICI, CI PERMETTE DI CONOSCERE TUTTE LE SFUMATURE DI NOI STESSI E DELLA VITA ANCHE SE POTREMMO VENIRE ACCUSATI DI INCOERENZA.
    ALDO VERSEA

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  9. Credo che sia un qualcosa di prettamente soggettivo: difficilmente vengo plasmato da ciò che mi circonda e qui alludo principalmente ai media e ai social; anche lo stare insieme ai miei amici/che non modificano il mio flusso di pensiero. (Raffaele Notarangelo)

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  10. Nonostante il mondo, il web e l'informazione siano in continua evoluzione, il mio pensiero e il mio modo di vedere la vita non viene influenzata da queste ultime, anzi è fonte di arricchimento del pensiero stesso. (Francesca Paone)

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  11. Secondo il mio parere l'incessante tendenza a confrontare la propria opinione con quella di qualcun altro, non solo ci aiuta ad eliminare ogni dubbio o esitazione, ma ci fa anche acquisire più fiducia in essa stessa.(Caroleo Chiara)

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  12. Secondo me il web condiziona moltissimo le nostre opinioni, anche se pensiamo ai social e ai cosiddetti 'influencer'. Io personalmente prima di esprimere la mia opinione in una discussione cerco di informarmi il più possibile,leggendo anche le tesi che vanno contro il mio pensiero. (FEDERICA GARIANO)

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  13. Io credo che esprimere le proprie opinioni porta sempre ad un dialogo, bisogna ascoltare chi la pensa diversamente, ed essere sempre pronti a cambiare idea. Non dobbiamo farci influenzare dalla "massa" e nascondere la nostra opinione, perché porteremo avanti parole che non ci apparterranno mai. (Samuele Caroleo)

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  14. Essere sicuri su ciò che si pensa è giusto, ma secondo me bisogna innanzitutto affrontare l'argomento approfondendo su più fronti e facendo un lavoro di confronto con persone o siti tematici poiché parecchie volte il cambiamento può trarre beneficio.
    (AURORA MAGRO)

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  15. Credo che anche se si è sicuri di una determinata cosa ascoltare le opinioni degli altri sarebbe utile. Io prima di essere convinta del mio pensiero mi informo bene e magari potrei anche cambiare la mia opinione.
    (SIMONA SCICCHITANO)

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  16. Io penso che confrontare le proprie opinioni con quelle altrui possa essere d'aiuto per farci comprendere meglio la situazione e rimuovere eventuali dubbi; ciò però dipende da persona a persona poiché molte volte non tutti si lasciano influenzare dai pareri delle altre persone.

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  17. Il problema è che se decidiamo, ad esempio, di farci un'idea di cosa votare ad un referendum consultando il web, rischiamo di leggere opinioni solo da fonti più vicine ai "nostri gusti". Argomentazioni anche sensate, di opinionisti che militano nel campo politico avversario, hanno difficoltà a raggiungerci, perché a priori non leggiamo i giornali online su cui scrivono, non seguiamo sui social o su chat le persone che rilanciano le loro idee, etc. Quindi rischiamo di rinchiuderci in una bolla informativa, dove ci raggiungono solo le voci rassicuranti di chi, solitamente, è in sintonia con le nostre opinioni. E magari sul referendum, se ascoltassimo altre voci, potremmo ritenere che hanno torto. Tale rischio è molto forte se ci informiamo dal web, a meno di non cercare deliberatamente e consapevolmente voci contrapposte. La TV, invece, è un po' diversa, perché generalista e, soprattutto quella di stato, deve dare spazio a tutte le opinioni, cui nostro malgrado veniamo esposti. Che ne pensate?

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  18. Io credo che non sempre ciò che pensiamo e le nostre opinioni siano giuste, per questo credo che confrontarsi con le altre persone sia un modo anche per farci cambiare prospettiva e vedere le cose in un modo diverso. Per quanto mi riguarda cerco di informarmi prima di esprimere la mia opinione, per cercare di trovare un’idea che per me sia corretta e logica.

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  19. Ormai viviamo in una società dove conta solo quello che dice la gente e purtroppo veniamo condizionati molto dal loro parere. Mi capita spesso di seguire alcuni consigli che mi vengono proposti dal web quando invece potrebbero risultare negativi; oppure cambiare opinione su un determinato argomento sempre vedendo ciò che ne pensavano le altre persone. (Terranova Sofia)

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  20. Secondo me la propria opinione tende a variare nel caso in cui la notizia che si va ad approfondire è stata pubblicata su un sito che risulta essere veritiero,mentre nel caso in cui questa notizia arriva da un altro sito non veritiero preferiamo mantenere la nostra opinione piuttosto che cambiarla ,infatti andando a cercare la propria opinione sul web per verificare se essa è giusta o errata è totalmente sbagliato,a mio parere, poiché la propria opinione è personale e non necessariamente cercarla sul web è un buon metodo affinché venga considerata giusta.
    -Giulia Belvedere 1D

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  21. Purtroppo la Testardaggine esiste ovunque, ed è quindi difficile per molte persone cambiare idea ed opinioni su vari argomenti, anche se il loro pensiero è sbagliato. Ad aggregarsi a ciò c’è anche il web. Quest’ultimo, non ha fatto altro che, in questi anni, creare persone con idee contrastanti l’una all’altra, dando origine poi a discussioni (anche futili) e litigi veri e propri, solo perché una di queste persone ha voluto esporre la propria opinione, facendo un primo passo.
    io sono solita ad esporre i miei pensieri e non stare in silenzio e, quando un mio pensiero è in disaccordo con quello di un’altra persona, non mi fiondo ad attaccarla, anzi cerco di espandere la mia mente e “assorbire” le nuove informazioni appena ricevute.
    Il web però, non è fatto solo di discussioni e opinioni, ma anche di informazioni, argomenti interessanti e notizie reali, di cui farne un tesoro, perché ci sono d’aiuto sia per gli studi, e sia per la crescita personale.
    In parole povere, non bisogna mai avere paura di cercare di andare al di fuori di ciò che si è capace, ed anche di esporre le proprie opinioni personali e parlare con qualcuno che ha idee contrastanti ad esse, anzi, bisogna essere fiduciosi in una crescita personale, ed in una maggiore apertura mentale, dove i pensieri altrui sono ben voluti e non ignorati.

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  22. Su alcuni argomenti che secondo il mio pensiero erano giusti in un modo. Cercando su internet ho cambiato idea e sono del parere che quello che c’è scritto su internet è quasi sempre vero

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  23. Esprimere  la propria opinione  è un atto di coraggio, soprattutto quando l'opinione personale contraddice la maggioranza. Bisogna però essere sempre pronti ad ascoltare chi la pensa diversamente e cambiare, in alcuni casi, idea.

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  24. Sono dell'idea che non sempre quello che pensiamo sia giusto ed è per questo che ascoltare gli altri faccia bene anche perchè si possono scoprire cose a cui prima non davamo importanza o che non conoscevamo. Per esempio alcuni siti si esprimono in una maniera incomprensibile e che ti fanno capire che per esempio è scoppiata una guerra mentre poi andando su altri siti molto più affidabili capisci che in realtà non era iniziata nessuna guerra ma si erano espressi male prima.
    Ed è per questo che prima di pensare male bisogna informarsi bene e scegliere i siti più affidabili e approfondire ogni ricerca.

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  25. Il bias di conferma, cioè la tendenza della mente umana a non considerare tutto ciò che è diverso dalla nostra opinione, secondo me non condiziona totalmente il nostro parere. Dico questo perché le nostre idee sono fondate su ideali importanti ed è normale, a mio parere, non essere d'accordo con idee opposte alle nostre. Non per questo bisogna attaccare l'altra persona, invece, si dovrebbero esprimere le proprie idee con tranquillità e capire magari di avere torto. Ogni mente è diversa e si possono scoprire, tramite il confronto, diversi punti di vista. Non penso sia il bias di conferma a farci ignorare siti (come quelli che inneggiano alla violenza), magari per paura di un dibattito, ma penso che sia semplicemente una questione di sensibilità; per esempio io detesto vedere maltrattamenti di animali, ma anche ovviamente di persone (come bambini, anziani e maltrattamento sulle donne che si vedono frequentemente), quindi evito talvolta di commentare e guardare video/fonti di questo genere; ciò non significa assolutamente che io sia d'accordo con quello che vedo e leggo.
    Il web spesso crea dibattiti molto vivaci solamente perché si oppongono opinioni diverse, ma secondo me, sarebbe opportuno indagare su informazioni certe prima di dare giudizi affrettati.

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  26. A parer mio, il bias di conferma, nonché la tendenza della nostra mente ad ignorare ciò che è in contrasto con la nostra opinione, limita la possibilità di cambiare idee o abitudini, seppur parzialmente.
    Esiste infatti un modo per superare questo ostacolo, ovvero la curiosità.
    La voglia di essere informati, anche su ciò che non condividiamo, credo possa in un certo senso ostacolare questa tendenza, ed evitare quindi che la possibilità di cambiare idee o abitudini venga limitata o ancor peggio, deviata.
    D’altro canto, credo sia comunque comprensibile essere in disaccordo su alcuni punti e credo che a volte sia davvero difficile cambiare il proprio di punto di vista se lo si reputa giusto, magari per umanità o perché non si condividono ideali simili a quelli dell’altro e si ha paura di mettere in discussione le proprie idee.
    Personalmente, odio e quindi evito di seguire, informazioni sul web riguardanti la violenza o ad esempio la guerra, semplicemente perché vanno contro la mia etica.
    Certo, credo sia comunque importante informarsi prima di giudicare, per capire se quello in cui crediamo abbia comunque una base veritiera.
    La vera ignoranza non è la mancanza di conoscenza, ma il rifiuto di acquisirla.
    - Deodati Vincenzo 3i

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  27. Come qualsiasi persona nel mondo, ognuno di noi ha una propria opinione, un pare personale molto spesso difficile da cambiare, giusto o sbagliato che sia. Sicuramente cambiare la propria opinione sarebbe possibile solo affidandosi a fonti attendibili e sicure, senza rimanere nel proprio "io". Bisogna però tener conto delle fonti a cui ci affidiamo, infatti non sempre, in particolare nel mondo del web, possiamo ricercare e tanto meno trovare il vero, come ben sappiamo le bufale sono dietro l'angolo e le falsità perciò hanno libero accesso nelle menti di chi ingenuamente le segue e le divulga senza una vera e propria ragione.

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  28. Molto spesso quando si ha un'opinione su qualcosa, si tende a pensare che questa sia giusta e che qualsiasi parere in contrasto con il nostro sia automaticamente sbagliato. Perciò penso che prima di esprimere qualsiasi parere a prescindere su cosa esso sia, bisogna informarsi bene anche utilizzando Internet, valutando che la fonte sia attendibile
    -Giada Russo 3I

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  29. Prof visto che Russo Giada non può pubblicare da sè il proprio commento per via di un malfunzionamento del sito, vi allego il commento qui:
    Molto spesso quando si ha un'opinione su qualcosa, si tende a pensare che questa sia giusta e che qualsiasi parere in contrasto con il nostro sia automaticamente sbagliato. Perciò penso che prima di esprimere qualsiasi parere a prescindere su cosa esso sia, bisogna informarsi bene anche utilizzando Internet, valutando che la fonte sia attendibile
    -Giada Russo 3I

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    1. Non si tratta di malfunzionamenti, si tratta di attendere la moderazione del commento per quanti, non essendosi registrati al sito, non sono ancora autori del blog. E' stato necessario per evitare intrusioni di estranei e spam, visto che si tratta di un blog didattico.

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  30. Avere un’opinione personale è un nostro diritto ed è molto importante esprimere ciò che si pensa.
    A volte però, si ha paura di esprimersi per il giudizio degli altri o perché alcune persone non accettano opinioni diverse dalle loro.
    Può capitare di avere opinioni diverse e indifferentemente da quale sia giusta e quale no, si può argomentare ciò con altre persone, in questo modo oltre ad ascoltare l'opinione altrui ed il motivo di essa si può anche cambiare la propria.
    Anche internet può essere un ottima fonte di discussione, se si usa correttamente esso può ampliare le nostre menti e farci scoprire nuove cose.

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  31. Il bias di conferma il più della volte è così, cioè che la mente umana non considera tutto ciò che è diverso dalla propria opinione, ma questo non vuol dire che sia giusto. Normalmente la convizione che molti di noi abbiamo il più delle volte ci porta a credere e pensare che solamente la nostra opinione sia giusta, o il nostro pensiero e di conseguenza ci porterà ad ignorare il pensiero, di ogni altra persona, diverso dal nostro pensando che siano tutti sbagliati, allontanando essa ed avvicinando le persone che accordano la nostra opinione. Almeno io penso che questo non è il modo più giusto, anzi poter sentire altre opinioni diverse dalla propria, potrà farci riflettere sul nostro pensiero e rivalutandolo, vedendo se è davvero giusto o sbagliato. Per questo penso sia meglio esporre il proprio pensiero confrontandolo con quello degli altri, avendo così la possibilità di arricchire anche le proprie conoscenze grazie ad esso, ricevendo quindi informazioni che prima non si era a conoscenza, invece di pensare che le proprie informazioni trovate sul web siano le uniche certe e sicure che portano alcune volte a farsi giudizi sbagliati.
    De Gregorio Alessandro 3I

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  32. Per chi ha voglia di leggerlo, vi allego un link ad un articolo su James Flynn, uno dei più grandi psicologi del nostro tempo, recentemente scomparso. Flynn non ha mai pregiudizialmente negato tesi di altri studiosi solo perché "politicamente scorrette" ma si è messo a studiarle per capirle. Riteneva infatti che: "vi fosse molto da imparare leggendo e ascoltando le idee che non gli piacevano".
    Ecco il link: https://www.scienzainrete.it/articolo/addio-james-flynn-campione-del-pensiero-critico/gilberto-corbellini/2021-01-03

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  33. Non sempre le informazioni che troviamo in rete sono notizie vere. Spesso riusciamo a
    immagazzinare e facciamo passare per vere notizie che in realtà non esistono, infatti, stiamo solo
    valutando la realtà senza un legame logico.
    Personalmente credo sia più facile seguire cattive abitudini perché viste sul web, infatti queste ci
    portano a seguire modelli di vita che sempre più spesso ci sembrano da esempio, sbagliando e
    appunto vedendo la realtà che più ci piace.
    De Santis Fiorentina 3I

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  34. Personalmente, cerco di crearmi delle opinioni su vari argomenti senza farmi influenzare troppo da ciò che vedo sul web. Provo ad informarmi il più possibile sui vari aspetti dell'argomento e poi, dopo averli compresi bene, mi rendo conto di qual è quello che ritengo maggiormente giusto in base al mio modo di pensare

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